Progetto “Via Iulia Augusta”

Un itinerario romano da scoprire

 

 

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L’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha curato, per conto del Comune di Ventimiglia, il coordinamento scientifico del progetto “Via Iulia Augusta: itinerario transfrontaliero del patrimonio romano”, nell’ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg IIA-Alcotra 2000-2006.

Il comune di Ventimiglia e la Communautè de la Riviera Française sono stati promotori del progetto che si proponeva di rinsaldare secondo l’antico itinerario romano, località ora separate dal moderno confine geopolitico, ma in realtà profondamente unite dalla comunanza del paesaggio, delle vicende storiche ed economiche e perfino dal carattere delle persone.

L’unicità del territorio in età romana è stata volutamente ribadita dal logo del progetto, con il nome della via in lettere capitali e con le 9 tappe individuate lungo il suo percorso, che sono state valorizzate, dotate di appositi pannelli esplicativi bilingui e fatti conoscere attraverso la pubblicazione di depliants in lingua italiana, francese e inglese, di una guida bilingue e di un CD-Rom specifico, quest’ultimo in corso di realizzazione.

 

La Via Iulia Augusta fu progettata come collegamento diretto verso la provincia della Gallia dall’imperatore Augusto nel 13-12 a.C., poco dopo la conquista dei territori delle Alpi Marittime (14 a.C.) e si snodava dal fiume Trebbia, in Emilia, a fiume Varo, in Costa Azzurra.

Iniziava nei pressi della città di Piacenza e toccava in sequenza: Voghera, Tortona, Acqui Terme, Vado Ligure, Albenga, Ventimiglia, Roquebrune-Cap Martin, Beausoleil, Cimiez-Nizza, per poi forse proseguire fino ad Arles, congiungendosi con la via Domizia verso il Rodano.

Il suo percorso della è ancora oggi testimoniato dalla presenza di resti dell’antico tracciato, cippi miliari, moderni toponimi e antichi documenti.

Le località interessate dal progetto sono state: il Trofeo di Augusto a La Turbie, il Mont des Mules a Beausoleil, il Monumento funebre di Roquebrune-Cap Martin, il Museo di Preistoria Regionale di Mentone e, per il versante italiano, le Caverne e il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, i Giardini Botanici Hanbury e la piana di Latte, il Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi (dove è allestito un punto informativo permanente), la chiesa di San Michele nel centro storico di Ventimiglia alta e la zona archeologica di Albintimilium a Nervia.

 

Il coordinamento scientifico dei lavori è stato diretto, per il versante francese, dal prof. Pascal Arnaud della Università di Nizza/CNRS e per la parte italiana dalla dott.ssa Daniela Gandolfi dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, con la collaborazione di Lorenzo Ansaldo, Bruna De Paoli, Isabella Liguori, Federica Maltini, Fabio Piuma.

 

 

 

 

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