Istituto Internazionale di Studi Liguri

SEZIONE TIGULLIA

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Romaggi SEC

 

 

ROMAGGI, IL PAESE DEI ROSSEGGIANTI TRAMONTI

Un incontro con Sergio Gabrovec e Renato Lagomarsino per raccontarne storia, personaggi e curiosità

 

Sabato pomeriggio alla Società Economica di Chiavari Sergio Gabrovec e Renato Lagomarsino, prendendo spunto da un libro appena uscito parleranno di Romaggi e ne racconteranno storia, personaggi e curiosità facendo scorrere sullo schermo anche numerose immagini a partire da quella che mostra una delle singolari attrattive del paese: i “rosseggianti tramonti” che si possono ammirare da questo osservatorio naturale posto all’altitudine di oltre 500 metri, su di un costone che si protende in mezzo alla valle.

Anche se si tratta di un centro abitato che oggi conta meno di quaranta abitanti, l’attenzione che gli è stata rivolta per conoscerne il passato ha portato alla luce non solamente l’importanza avuta nel corso dei secoli ma anche l'insospettata presenza di personaggi che non si direbbero di origine locale, come quella, ad esempio, di Giovanni Bartolomeo Raggio, nato nel 1754, che più tardi ritroviamo in Francia col nome di Jean Barthélémy Ragiot al servizio della governo francese nei mari della Malesia per dare la caccia alle navi olandesi. Un “corsaro” regolarmente patentato, che trasferì la sua professione al figlio Barthélémy Gracien Charles, al quale si devono le memorie dell’avventurosa vita sua e di suo padre.

La presenza del suo nome nei registri dell’archivio parrocchiale, già individuata da Pierfelice Torre, è stata “riscoperta” assieme a quella di un prete battagliero e scaltro, Benedetto Raggio, che dopo quattrocentocinquant’anni di sudditanza della chiesa di Romaggi da quella di Certenoli, cui era stata unita dopo la peste nera del 1348, riuscì, approfittando del cambio di regime e delle vicende politiche del 1797-98, a riottenere l’agognata autonomia parrocchiale.

Ma ad un altro “romaggino”, Gerolamo James Romaggi, emigrato nel 1850 in America per partecipare alla corsa all’oro, e che certamente ha fatto fortuna, si deve la singolare costruzione a Calaveras, nella Sierra Nevada, di un edificio del tutto simile a quello lasciato nel paese natale; edificio che esiste tuttora ed è considerato una sorta di monumento nazionale alla cui cura provvede la fondazione “Save the Romaggi adobe” per farne  il “Gold Country Family Museum”.

Un’altra notizia strettamente legata alla storia antica del paese è quella emersa da un registro settecentesco a proposito di una primitiva chiesa denominata "San Michele del Dente”, della quale la persistente memoria nella tradizione orale ha consentito di individuare con sicurezza  l’ubicazione e i pochi resti nei pressi del Passo di Romaggi.

Nell’incontro si parlerà anche della “galleria degli Schiavi”, del grande arco della fontana e dei vicini ampi terrazzamenti che nel complesso rappresentano una ciclopica opera di ingegneria rurale motivata dalla necessità di strappare terra coltivabile ai ripidi pendii  della montagna.

Si potranno così conoscere molti aspetti di questo paese particolare, le cui prime notizie risalgono all’anno 972 ma che sicuramente sono più antiche, come lascia pensare il nome stesso, che ha un evidente riferimento ai tempi della romanità.

 

L’iniziativa (inizio ore 16,30), che si avvale del patrocinio della Sezione Tigullia dell’Istituto di Studi Liguri, viene organizzata dalla Società Economica assieme al Centro Culturale Lascito Cuneo di Calvari e all’associazione ButoCultur@.

 

 

 

 

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